Sì. La libera circolazione delle persone sarà ampliata e il ricongiungimento familiare per i cittadini dell’UE sarà semplificato.
- I cittadini dell’Unione Europea dovrebbero ottenere il diritto di soggiorno permanente già dopo 5 anni, anziché dopo 10 anni come previsto finora, anche se diventano disoccupati o dipendono dall’assistenza sociale.
- Già oggi, tre immigrati su dieci nell’Unione Europea arrivano per ricongiungimento familiare. Si prevede di ampliare ulteriormente il ricongiungimento familiare.
- In base ai nuovi trattati UE, possono venire: coniugi, partner registrati, figli, figliastri, nipoti, genitori, nonni, suoceri, nonni acquisiti. Anche il ricongiungimento familiare è facilitato per i familiari bisognosi di assistenza.
- Invito al turismo sociale: secondo la legislazione dell’UE è considerato “lavoratore” chiunque lavori, ad esempio, al 40%, guadagni circa 2’000 franchi al mese e riceva prestazioni sociali integrative. Questi immigrati a tempo parziale possono persino far venire la propria famiglia, con i costi sociali a carico dei contribuenti svizzeri.
- Inoltre, altri paesi candidati all’adesione all’UE sono in procinto di entrare nell’Unione: Kosovo, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Georgia, Moldavia (oltre a 60 milioni di cittadini dell’UE). Ciò comporterà un ulteriore aumento significativo della pressione migratoria sulla Svizzera, e la popolazione svizzera non potrà esprimere la propria opinione in merito.
Prima della votazione sulla libera circolazione delle persone con l’UE, il Consiglio federale aveva promesso che ogni anno sarebbero arrivate in Svizzera circa 8’000 persone in più. Si è trattato di un grave inganno nei confronti dell’elettorato: nel 2023 saranno 67’973 le persone provenienti dall’UE/AELS che saranno immigrate in Svizzera!

